Time4TheOther
Techno man - cap.III

Fantascienza?

martello.jpg

La telefonata arrivò. Anche troppo presto, visto, tutto sommato, la “comodità” che, tra mille lamentele, la sua situazione gli offriva.

Una voce gentile, professionale – probabilmente una bella donna, la tipica segretaria curata, efficiente, attenta, cinica, proprio quel genere di umanità che detestava da sempre.
“Buongiorno, parlo con il sig. Giuliano Locatelli?”
“Si, sono io…”
“Sono della Entw, lei ha lasciato un messaggio per la nostra offerta di lavoro…”
“Si, mi dica”
“Bene, abbiamo fissato un colloquio per lei domani alle 17”
“Stavo giusto aspettando una vostra telefonata. Certo, domani alle 5 puntuale sarò da voi. Può lasciarmi l’indirizzo?”
“Non si preoccupi, manderò qualcuno a prenderla”
“…”
“Mi conferma l’indirizzo lasciato in segreteria telefonica?”
“Si…”
“Capisco la sua sorpresa ma, sa, per noi costa di più un appuntamento mancato che non l’impegno di un autista. I nostri selezionatori sono professori universitari… troppo costosi per pagarli a vuoto. E poi ci piace offrire ai nostri candidati una buona impressione dell’azienda. Vedrà, sarà comunque una piacevole esperienza…”
“Se lo dice lei…”
“Allora rimaniamo per domani alle 17,00. Mi raccomando non ci faccia sorprese, teniamo molto ai nostri colloqui. Tenga presente che già abbiamo fatto una notevole scrematura sui candidati, attraverso la rilevazione della voce lasciata in segreteria.
Non ci deluda!”.

“Strano…” pensava Giuliano.
Era davvero strano che un’azienda di marketing si permettesse il lusso di mandare un autista a prendere il candidato per un colloquio di lavoro.
Cosa c’era dietro?
La luce del tramonto mischiava l’ombra della sera ai suoi pensieri vaganti.
Certo…non era una situazione usuale. Ma poi, alla fine, perché pensare sempre in negativo?
L’unica cosa certa era che per lui sarebbe stato più semplice così.
E poi non aveva mai provato l’ebbrezza di avere un autista che lo venisse a prendere.
La sua vita stava forse prendendo una nuova piega?
Era forse un colpo di fortuna di cui non riusciva ancora bene a capire i contorni?

La luce della strada mischiava il rosso del tramonto ai colori elettrici delle insegne.
Rosso, blu, rosa… e le luci delle macchine, i lampioni che si accendevano sulla strada sempre più caotica.

“Ma chi può avere tanto interesse a un uomo di mezz’età, disoccupato e senza lavoro, tanto da mandare un autista a prenderlo?”

Ok, avrebbe dovuto solo aspettare fino a domani.

vai al capitolo successivo

vai al capitolo precedente