Hai sentito la terra che tremava,
ti sei aggrappata forte alla mia mano,
e il rombo che il giaciglio
sconquassava
ha vomitato un urlo disumano.
Il silenzio poi s’è impadronito
di quella casa toccata dalla morte;
fuggir volevi ma io te l’ho impedito,
strappandoti agli artigli della sorte.
Di quella mano le dita scolorite
ora son gialle come queste rose.
All’improvviso le sento rattrappite,
lunghe ed ossute, forse un po’… spinose!